Il 16 novembre esce un nuovo 45 giri, dei Pink Floyd, Another Brick
In The Wall, Part Two, dopo undici anni dal loro ultimo singolo (Point Me At
The Sky).
Ben presto Another Brick va
al primo posto nelle classifiche di vendita pur senza tanto entusiasmo critico,
causa il messaggio antieducativo.
Invero, nel pezzo, un complesso
di voci di bambini della Islington Green School canta "noi non abbiamo
bisogno di istruzione... ".
Il 30 novembre ecco The Wall,
un album doppio, il secondo della band dopo Ummagumma.
The Wall scaturisce come un
progetto temerario.
Chiuso il tour di "Animals" e trascorso un periodo di riposo, la band iniziò a pensare ai progetti futuri. L'urgenza di tornare a lavorare a un disco divenne incombente a seguito di un grave buco finanziario che colpì la società di intermediazione alla quale la band si era rivolta per sistemare i problemi (a quanto pare frequenti) con il fisco inglese.
In realtà, l'unico davvero attivo creativamente per il gruppo fu Roger Waters che già dall'autunno 1977 stava lavorando in solitudine a un paio di "concept". Uno di questi era l'embrione di "The Wall", inizialmente chiamato "Bricks In The Wall", l'altro era la prima bozza di "The Pros And Cons Of Hitch-Hiking", che molti anni più tardi, nel 1985, divenne un disco solista del bassista.
Partendo dalla passata
esperienza di The Dark Side Of The Moon il gruppo si rivolge alla realizzazione
di un vasto racconto musicale con lo scopo di concretizzare, grazie a schemi
musicali moderni, una descrizione realistica
sulla separazione ed isolamento nella civiltà contemporanea, servendosi
ecletticamente di tutte le competenze, i modelli, le rievocazioni compatibili con il loro sound e le loro capacità.
Another Brick in the Wall è
una canzone, dell'album The Wall, pubblicato nel 1979 diviso in 3
parti, composte da Roger
Waters, ormai indiscusso leader del gruppo.Il tema musicale e la struttura
lirica nei 3 pezzi sono simile, ma ciascun brano ha intensità più forte e rabbiosa di
quello che lo precorre; dalla tristezza della prima parte, al messaggio di
protesta della seconda, fino alla rabbia ed alla disperazione della terza.
"Another Brick In The Wall
part I"
E' la prima sezione di un argomento
che si svela come una delle più belle creazioni musicali dell’ ellepi.
La canzone è tranquilla e quieta,
fuorché un rapido, ma chiaro, aumento del tono della voce verso la fine del brano, dopo il quale incomincia un lungo assolo di
chitarra elettrica che carica di effetto delay, irradia e ondeggia, creando
una sensazione irresistibile e estesa.
Seguendo ciò che viene raccontato nella canzone The Thin Ice, Pink, il protagonista, cresce e capisce che il padre è morto in guerra. Questo lo distrugge moralmente e fa sì che cominci a costruire "The Wall", vale a dire "Il Muro".
"The Happiest Days Of Our
Lives"/ "Another Brick In The Wall Part II"
La parte II di Another
brick in the Wall esprime un senso di ribellione contro l’istruzione in
generale, e in particolare contro i collegi scolastici, (a riguardo il brano è
stato censurato in Sud Africa) .
Another brick in the Wall,
parte II è, nell'album un tutt'uno con il pezzo precedente The Happiest Days of Our Lives,
collegati tramite un urlo di Waters.
Annunciata dalla comparsa degli elicotteri, la canzone, colpisce per la sua efficacie elementarità e semplicità, costruita su un solo accordo e mantiene a distanza di decenni un pathos impressionante.
Nella canzone la batteria ed il
basso sono in primo piano e, in sottofondo, si sente la chitarra elettrica di Gilmour,
che termina la canzone con un lungo assolo
Il coro dei bambini, è formato
da 23 ragazzi della quarta classe di musica della Islington Green School di
Londra di età fra i 13 e i 15 anni.
"Another Brick In The Wall
part II”, infuriò a lungo nelle radio di tutto il mondo, infiammando le ire del
governo razzista del Sudafrica che ne vietò la diffusione dato che gli slogan
del ritornello ("non abbiamo bisogno di istruzione, non abbiamo bisogno di
controllo del pensiero") vennero utilizzati dai manifestanti di colore in
occasione dell'anniversario della sommossa di Soweto repressa nel sangue.
Dopo essere stato sgridato dal suo maestro, Pink sogna il giorno in cui i ragazzi avrebbero cominciato a protestare contro gli insegnanti troppo severi.
"Another Brick In The Wall
Part III"
La parte III è il segmento più
corto di Another Brick in the Wall.
È quasi del tutto somigliante
alla prima, ma con accenti più forti.
Delle tre versioni di
"Another Brick In The Wall" è la più aggressiva.
Lo strumento che domina è il
basso e nel brano non vi è nessuno assolo di chitarra.
Per Pink è arrivato il momento
della reazione e decide di finire il muro a causa della rabbia scaturita in lui
dopo il tradimento della moglie, giudicando di non aver bisogno di nulla e
riducendo tutti i suoi conoscenti a semplici mattoni nel muro.
Il protagonista, quindi, si convince che
l'isolamento è una condizione desiderabile, una libera scelta e lo grida al
mondo.
Testo
Another Brick In The Wall, Part I
Daddy's flown across the ocean
Leaving just a memory
A snapshot in the family album
Daddy what else did you leave for me
Daddy what d'ya leave behind for me
All in all it was just a brick in the wall
All in all it was just bricks in the wall
The Happiest Days of Our Lives
When we grew up and went to school
There were certain teachers who would
Hurt the children anyway they could
By pouring their derision
Upon anything we did
And exposing every weakness
However carefully hidden by the kids
But in the town it was well known
When they got home at night, their fat
And psychopathic wives would thrash them
Within inches of their lives
Another Brick In The Wall, Part II
We don't need no education
We don't need no thought control
No dark sarcasm in the classroom
Teacher leave them kids alone
Hey teacher, leave the kids alone
All in all it's just another brick in the wall
All in all you're just another brick in the wall
We don't need no education
We don't need no thought control
No dark sarcasm in the classroom
Teacher leave the kids alone
Hey teacher leave us kids alone
All in all you're just another brick in the wall
All in all you're just another brick in the wall
Another Brick in the Wall, Part III
I don't need no arms around me
I don't need no drugs to calm me
I have seen the writing on the wall
Don't think I need anything at all
No, don't think I need anything at all
All in all it was all just the bricks in the wall
All in all you were all just bricks in the wall
Traduzione
Another Brick In The Wall, Part I
Pap à è volato attraverso l'oceano
Lasciando solo un ricordo
Un istantanea nell'album di famiglia
Papà,che altro mi hai lasciato?
Papà,che altro hai lasciato per me?
Dopo tutto era solo un mattone nel muro
Dopo tutto erano solo mattoni nel muro
The Happiest Days of Our Lives
Quando crescemmo e andammo a scuola
C'erano certi insegnanti che avrebbero
Fatto del male ai bambini in ogni modo
Riversando il loro scherno
Su qualunque cosa noi facessimo
E smascherando i nostri punti deboli
Per quanto accuratamente nascosta dai ragazzi
Ma in città era ben noto
Che una volta tornati a casa la sera,le loro grasse
E psicopatiche mogli li avrebbero picchiati
Fino a ridurre la loro vita a pezzettini
Another Brick In The Wall, Part II
Noi non abbiamo bisogno di istruzione
Noi non abbiamo bisogno di controllo del pensiero
Di sinistro sarcasmo in classe
Insegnanti,lasciate stare i ragazzi
Ehi,maestro lascia stare noi ragazzi
Dopo tutto è solo un altro mattone nel muro
Dopo tutto sei solo un altro mattone nel muro
Noi non abbiamo bisogno di istruzione
Noi non abbiamo bisogno di controllo del pensiero
Di sinistro sarcasmo in classe
Insegnanti,lasciate stare i ragazzi
Ehi,maestro lascia stare noi ragazzi
Dopo tutto è solo un altro mattone nel muro
Dopo tutto sei solo un altro mattone nel muro
Another Brick in the Wall, Part III
Non ho bisogno di braccia che mi stringano
Non ho bisogno di droghe per calmarmi
Ho visto la scritta sul muro
Non pensare che io abbia bisogno di qualcosa
No, non pensare che io avrò mai bisogno di qualcosa
Dopo tutto era tutto solo mattoni nel muro
Dopo tutto eravate tutti solo mattoni nel muro
Fonti:


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