...…Aveva la barba e sembrava dimagrito ma era, comunque a quanto pare,
in buona forma.
In poche ore, Duane portò
Travis nella sua casa di Phoenix, per a tenerlo lontano dalle orde di
giornalisti, che avevano afflitto la famiglia durante la sua scomparsa, e per
medicarlo.
Per un breve periodo, Duane Walton fu in contatto con un rappresentante di un locale gruppo di studiosi
UFO, che gli mandò un ipnotizzatore
pseudomedico, ma alla fine fu contattato da un’organizzazione di ricerca di fenomeni
aerei (APRO) , che inviò un team di
esperti medici.
In definitiva, Walton fu sottoposto ad un test della verità che
confermò la sua versione dei fatti. Sfortunatamente,
Walton ricorda solo un'ora o due dei suoi cinque giorni di assenza. Egli
sostiene di essersi svegliato su un tavolo in una stanza. Il soffitto sembrava
basso, aveva sul proprio petto un apparato ovale metallizzato (la sua giacca di
jeans e la sua camicia erano stati tirati in su), provava un notevole dolore. L’aria
nella stanza sembrava opprimente, cioè, calda e umida. Ci sono voluti
pochi minuti e quando divenne pienamente consapevole del posto in cui si
trovava, si rese conto che non era in ospedale ordinario. Intorno al
"tavolo" vi erano tre creature strane, perché avevano un aspetto
molto pallido, con grandi teste a cupola, gli occhi grandi, naso piccolo, bocca
e orecchie, e corpi, racchiusi in tute
arancioni molto sottili.
Vedendo loro, Walton cerò di divincolarsi afferrando un oggetto da un
tavolo vicino e pronto a difendersi. Agitando tale oggetto per un momento
o due, Walton fu sorpreso nel vedere le tre creature uscire dalla “stanza” girando
a destra. Anche Walton uscì in direzione opposta prendendo un corridoio
curvo, in cerca di una via d'uscita, trovando però un’altra stanza circolare
con una sedia, (che era troppo piccola per lui, ma comunque si sedette), con un
"schermo" su ogni bracciolo.
Toccò una leva e le "stelle" sul "tetto" al di
sopra sembravano muoversi.
In breve, un "uomo", di circa un metro e ottanta, con
capelli castani e strani occhi marrone-oro si affacciò alla porta da cui Travis
era entrato. Gli fece cenno; Travis e andò da lui, balbettando una domanda dopo l’altra ma senza risposte. L’uomo"
non disse nulla, prese Travis per un braccio, lo condusse fuori nel corridoio. Entrarono
in una piccola stanza, la porta si chiuse dietro di loro, e pochi secondi dopo
si aprì una porta di fronte. Poi scese un piano inclinato.
C'erano tre o quattro oggetti
metallici di forma ovale. Travis a forza fu messo sul piano inclinato gli
fu messa qualcosa simile ad una maschera d’ossigeno e perdette conoscenza.
Travis si svegliò intorno a
mezzanotte circa un quarto di miglio ad ovest di Heber, Arizona. Era
sdraiato a pancia in giù.
I test indicano che egli ha
raccontato la sua esperienza in modo veritiero.
Nel suo libro: L'esperienza Walton (1978) tende ad illuminare ed
informare il lettore su cosa gli accadde.
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