lunedì 30 maggio 2011

Eagles - Hotel California




Su una musica tranquilla e avvolgente si volge la storia agghiacciante di un viaggiatore che di notte arriva in un albergo apparentemente piacevole ma che si rivela un luogo assolutamente inquietante e, alla fine, una trappola mortale: "Si rilassi - disse il portiere di notte - lei può pagare il conto quando vuole ma non può lasciare l'albergo"……….

Hotel California è una delle canzoni più famose della storia del rock.
La rivista Rolling Stone, per esempio, l'ha descritta come la quarantanovesima canzone più bella di tutti i
tempi.
È anche una delle "500 canzoni della Rock and Roll Hall of Fame che hanno forgiato il Rock and Roll"
Fu in cima alla classifica Billboard Hot 100 per una settimana nel maggio del 1977.
L'assolo di chitarra della canzone è classificato ottavo dalla rivista "Top 100 Guitar Solos".
E’ contenuta nell'omonimo album degli Eagles, e pubblicata come singolo agli inizi del 1977.
 Il testo della canzone descrive l'Hotel California come una struttura di gran lusso dove

you can check out any
time you like but you can never leave, 
vale a dire "puoi lasciare libera la stanza quando vuoi ma non potrai
andartene mai".

Apparentemente la canzone narra la storia di un viaggiatore stanco che rimane intrappolato in un albergo terrificante, che all'inizio sembrava invitante e accogliente.
La canzone generalmente è interpretata come un'allegoria dell'edonismo e dell'auto-distruzione dell'industria
musicale della California del sud nella fine degli anni settanta;

Don Henley l'ha definita:"la nostra interpretazione della bella vita a Los Angeles" e in seguito ha replicato "è essenzialmente una canzone sull'oscura vulnerabilità del sogno americano, che è qualcosa che conosciamo bene".



Nella storia moderna degli Stati Uniti, la California ha sempre simboleggiato l'ultima frontiera, la terra in cui
poter realizzare i propri sogni, insomma l'ultima parte d'America rimasta senza padrone
Ma dopo la rivoluzione dei Figli Dei Fiori che culminò nel Megaconcerto di Woodstock del 1969, tutte le spinte
creative e rivoluzionarie terminarono pian piano: coloro che avevano diretto e organizzato la Rivoluzione della
NON VIOLENZA, che si erano tanto battuti contro la Guerra Del Viet Nam, che si erano opposti alla
massificazione, ovvero i Figli Dei Fiori, finirono tutti come i loro padri (contro cui tanto avevano lottato),
inghiottiti dal sistema anche loro, magari con un lavoro in banca o in qualche industria. La rivoluzione pacifica
dell'America Nuova, nata dalla spinta creativa dei giovani di Los Angeles e di San Francisco, ovvero della
California, si era spenta: i + si massificarono con gli altri, qualcun altro invece si abbandonò ai propri sogni
spenti (all'alchool o alla droga).
Gli Eagles in Hotel California e in Take It Easy, cantano proprio la fine dell'utopia. In Hotel California, il soggetto
è la Coscienza Americana che si imbatte nei propri ricordi, senza saperne uscire a testa alta (nella canzone è il
viaggiatore che entra nell'Hotel California, viene accolto bene, ma quando si accorge di essere tra fantasmi, si
intimorisce, cerca di fuggire, senza riuscirci, finchè qualcuno gli since dice "...We haven't had that spirit here
1969...", cioè "qui non ci sono altro che fantasmi, ormai dal 1969", ovvero da Woodstock).




Testo

On a dark desert highway, cool wind in my hair
Warm smell of colitas, rising up through the air
Up ahead in the distance, I saw a shimmering light
My head grew heavy and my sight grew dimmer
I had to stop for the night.

There she stood in the doorway;
I heard the mission bell
And I was thinking to myself
'This could be heaven or this could be Hell'
Then she lit up a candle and she showed me the way
There were voices down the corridor,
I thought I heard them say...

Welcome to the Hotel California
Such a lovely place (such a lovely place)
Such a lovely face.
Plenty of room at the Hotel California
Any time of year (any time of year) you can find it here

Her mind is Tiffany-twisted, she got the Mercedes bends
She got a lot of pretty, pretty boys, that she calls friends
How they dance in the courtyard, sweet summer sweat
Some dance to remember, some dance to forget

So I called up the Captain,
'Please bring me my wine'
He said, 'we haven't had that spirit here since nineteen sixty-nine'
And still those voices are calling from far away,
Wake you up in the middle of the night
Just to hear them say...

Welcome to the Hotel California
Such a lovely place (such a lovely place)
Such a lovely face.
They livin' it up at the Hotel California
What a nice surprise (what a nice surprise), bring your alibis

Mirrors on the ceiling,
The pink champagne on ice
And she said, 'we are all just prisoners here, of our own device'
And in the master's chambers,
They gathered for the feast
They stab it with their steely knives,
But they just can't kill the beast

Last thing I remember, I was
Running for the door
I had to find the passage back to the place I was before
'Relax' said the night man,
'We are programmed to receive.
You can check out any time you like,
But you can never leave!

Traduzione




Fonti:

redazione






Nessun commento:

Vota questo articolo

Segnala a Zazoom - Blog Directory
Upnews.it
SiteBook