dopo aver lanciato il sondaggio di Natale mi ritrovo, a urne chiuse, a commentarlo. Cosa dire...sono rammaricato perché dalle vostre risposte è emerso un innegabile e straripante materialismo consumistico piena derivazione di una società sempre più egoista ed attaccata a i valori materiali.
Soltanto due di voi, in questo santo Natale, hanno sentito la mancanza dell'sms di auguri del capitano mentre la maggioranza, dietro la meschinità dell'anonimato, ha individuato nella mancanza del classico (ed inutile) regalo del fenomeno il vero motivo di disagio di queste festività. E' vero, ormai, quella presina, quel segnalibro, quella tavoletta di cioccolato facevano parte della tradizione della cultura dei Faust quasi come il crocefisso nelle nostre aule scolastiche o il maestro Salieri negli hard-disk dei nostri computer. Probabilmente, benché cestinato e/o riciclato immediatamente, quello del fenomeno ha rappresentato l'unico regalo di Natale che molti di voi hanno ricevuto negli ultimi anni ma questo non avrebbe dovuto impedire ai vostri cuori di essere riempiti dagli auguri sinceri e mai banali del nostro capitano.
Cosa dire, infine, di quei lettori che rimpiangono quei Natali in cui il mite solange ne incarnava la massima perfezione. Forse Solange rappresenta una metafora: tutti vorreste che il mondo fosse più buono ma in pochi (2) siete capaci a rinunciare alla calamitina (del cazzo) di turno per regalare un sorrisso un abbraccio un sms a chi vi sta accanto.
p.s. il fantomatico regalo 2010 del fenomeno pubblicato in un post rappresenta un chiaro caso di tentata frode informatica tipo quelle che i rumeni cercano di fare ad ignari correntisti della posta inviando email dove oltre ai soliti errori grammaticali anche i nomi dei fantomatici partenti sono sbagliati.
Soltanto due di voi, in questo santo Natale, hanno sentito la mancanza dell'sms di auguri del capitano mentre la maggioranza, dietro la meschinità dell'anonimato, ha individuato nella mancanza del classico (ed inutile) regalo del fenomeno il vero motivo di disagio di queste festività. E' vero, ormai, quella presina, quel segnalibro, quella tavoletta di cioccolato facevano parte della tradizione della cultura dei Faust quasi come il crocefisso nelle nostre aule scolastiche o il maestro Salieri negli hard-disk dei nostri computer. Probabilmente, benché cestinato e/o riciclato immediatamente, quello del fenomeno ha rappresentato l'unico regalo di Natale che molti di voi hanno ricevuto negli ultimi anni ma questo non avrebbe dovuto impedire ai vostri cuori di essere riempiti dagli auguri sinceri e mai banali del nostro capitano.
Cosa dire, infine, di quei lettori che rimpiangono quei Natali in cui il mite solange ne incarnava la massima perfezione. Forse Solange rappresenta una metafora: tutti vorreste che il mondo fosse più buono ma in pochi (2) siete capaci a rinunciare alla calamitina (del cazzo) di turno per regalare un sorrisso un abbraccio un sms a chi vi sta accanto.
p.s. il fantomatico regalo 2010 del fenomeno pubblicato in un post rappresenta un chiaro caso di tentata frode informatica tipo quelle che i rumeni cercano di fare ad ignari correntisti della posta inviando email dove oltre ai soliti errori grammaticali anche i nomi dei fantomatici partenti sono sbagliati.
2 commenti:
hai ragione senza il regalo del fenomeno non è lo stesso natale.
comunque la presina dell'anno scorso a casa mia è in bella mostra in cucina davanti porta del bagno per quale utilità non so, ma c'è
io il regalo al fenomenop l'ho fatto.. non si può sapere mai se magari attassa ...
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