In questo periodo di agosto il
fenomeno delle stelle cadenti raggiunge il suo apice.
L’evento delle stelle cadenti
che in realtà stelle non sono ma frammenti di meteore è presente durante tutto
l’anno, ma in alcuni periodi è più intenso come lo è stato in aprile dove si
potevano osservare le liridi, le meteore di primavera o in questo periodo con
le perseidi sciame meteorico che la Terra si trova ad oltrepassare nel
corso del periodo estivo nel percorrere la sua orbita attorno al Sole. La pioggia meteorica si rivela
dalla fine di luglio fino oltre il 20 agosto e la vetta di visibilità è convogliato attorno al 12 agosto, con una media di circa cento di scie luminose percepibili
ad occhio nu ogni ora.
Il
nome di questo sciame meteorico deriva dal fatto che il radiante, ossia il punto dal quale sembrano provenire
tutte le scie, è collocato all'interno della costellazione di Perseo.
Fu
l’astronomo italiano Giovanni Virginio Schiapparelli che nel 1866 collegò la
pioggia di stelle, che annualmente si riscontra in questo momento di agosto,
con il transito della cometa Swift-Tuttle verificatosi nel1862.
La
teoria di Schiapparelli, poi rivelatasi esatta, ipotizzava che le comete
durante il loro viaggio intorno al Sole, lascino dietro di loro dei
detriti quali pezzi di ghiaccio, sassolini, polveri. Quando la Terra nel suo
moto di rivoluzione attorno al Sole attraversa quelle zone in cui una cometa ha
precedentemente lasciato i suoi detriti, questi penetrano nell’atmosfera
terrestre ad altissima velocità [30 Km.al secondo] ed evaporano a causa
del forte attrito, lasciando quelle scie luminose. Il nome che viene dato
alla pioggia di meteore di agosto è “Perseidi” perché sembra provenire da
un punto, situato nella Costellazione del “ Perseo “.
Fonti:
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