Un team di scienziati e ricercatori è appena tornato
da una spedizione in Siberia e la Valle dei Morti dove afferma di aver trovato
la prova di almeno cinque costruzioni leggendarie di origine aliena.
Lo scenario è la Repubblica di Yakutia (conosciuta anche
come Jakutia o Sakha), che si trova nella Russia nord-orientale (Siberia), a
sud della tundra artica ed è intesa come il territorio popolato più gelido
della Terra.
E' qui che si trova la taiga siberiana, un vasto
tratto di foresta di conifere prevalentemente arido, completamente
incontaminato e inesplorato come la giungla amazzonica, e che si estende su un
territorio disabitato per più di 100.000 kmq nella parte occidentale della
Yakutia.
Uno dei leader della spedizione, (composta da 3 geologi, 1 astrofisico, 1 ingegnere meccanico e 3 assistenti di ricerca), lo scienziato Michale Visok in un colloquio con un quotidiano russo riporta il risultato della missione:
"Siamo andati fuori nella Valle della Morte per ravvisare e indagare su gli oggetti metallici che gli abitanti sostengono esistere ed abbiamo effettivamente trovato cinque manufatti di metallo sepolti nella palude "
Michale ha dato i seguenti dettagli su questi
oggetti metallici:
- Essi sono immersi ciascuno in piccole pozze paludose, a 2-3 metri di profondità.
- Sono decisamente di metallo.
- Le cime degli oggetti sono molto lisci al tatto, ma con punte acuminate lungo i bordi esterni.
Michale e il suo team stanno progettando un'altra spedizione nelle prossime settimane prima della stagione fredda che renderebbe l’impresa impossibile sperando di recuperare frammenti di tali manufatti metallici utilizzando una punta di diamante.
Queste specie di serbatoi potrebbero essere davvero
antichi artefatti alieni? Secondo molti credenti, questi
container sarebbero in realtà armi di difesa costruite dagli alieni in tempi antichi
per difendere il nostro pianeta, contro tutte le minacce provenienti dallo spazio.
Dai racconti degli abitanti locali, emerge che l'intera area sarebbe piena di strane e innaturali strutture metalliche a forma di cupola, situate in profondità nel permafrost e rilevabili in superficie a causa per il loro colore in contrasto con le vegetazione locale. Il nome antico di questa zona è "Uliuiu Cherkechekh", che si traduce, appunto, come "Valle della Morte", perchè per gli abitanti del luogo, chi si avventura questa zona, difficilmente ne può uscire vivo.I cacciatori nomadi solitari hanno descritto queste cupole come delle grandi "case di ferro" (kheldyu) impiantate nel terreno perennemente ghiacciato. Sembra siano fatte di un metallo simile al rame nell'aspetto ma, a differenza del rame, non può essere scalfito o danneggiato. Nessuno è mai stato in grado di tagliare anche un frammento. Alcune di queste caldaie - la forma ricorderebbe quella di una pentola capovolta - hanno un'apertura sulla parte superiore, con una scala a chiocciola che conduce fino a una galleria circolare con numerose "camere metalliche". Nonostante i meno 40 gradi esterni, i cacciatori affermano che gli interni risultano essere piacevolmente caldi.
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