lunedì 23 aprile 2012

L'arca di Noè esiste? Il mistero dell'anomalia del monte Ararat




Sulla rivista Life Magazine, comparve, nel settembre del 1960,  un pezzo dal seguente titolo:
 “E’ l’arca di Noè? Avvistata una struttura simile ad una barca vicino all’Ararat”.

 Si faceva riferimento di certune foto scattate dal satellite evidenziavano una formazione rocciosa a forma di barca.
Le immagini riguardavano un tratto montuoso della catena dell’Ararat.
 La cosiddetta “Anomalia dell'Ararat” potrebbe essere identificata  in un oggetto al centro di alcune foto della fine degli anni quaranta, raffiguranti la cima  innevata del monte Ararat, in Turchia.
Alcuni ricercatori biblici hanno azzardato la supposizione che possa trattarsi dei resti dell'arca di Noè, che secondo il narrazione della Bibbia si sarebbe arenata su questo monte.
Il probabile oggetto, (l’anomalia), localizzato all'estremità nord-ovest dell'altopiano occidentale del monte Ararat, a 4.724 metri di altitudine, a circa 2,2 chilometri in linea d'aria dal vertice (5.137 metri), appare essere posizionato sul margine di una aspra pendenza.
Il monte, la cui cima non è agevolmente raggiungibile, si trova al confine tra la Turchia e l'Armenia, facente parte dell'Unione Sovietica, e per tanto zona di notevole rilevanza militare nel corso della guerra fredda.. Individuata per la prima volta durante una missione aerea dell'US Air Force, il 17 giugno 1949.
 L'oggetto venne immediatamente esaminato perché "troppo lineare per essere naturale e apparentemente sotto il ghiaccio" e subito si suppose che si trattasse dell'arca di Noè, anche se i servizi segreti statunitensi congetturarono  la presenza di una base segreta sovietica nel punto in cui si era fotografata l'anomalia.
La pellicola fotografica fu etichettata come segreta, pur se con un ambito di riservatezza basso.
 Nel corso degli anni altre fotografie sono state scattate da aerei e da satelliti.
Le prime immagini del luogo sono state diffuse dalla Dia, il servizio d'informazione della Difesa statunitense, nel 1995.
Riguardavano foto scattate nel 1949 da un U2 di rientro da una missione segreta oltreconfine ed attirarono l’attenzione del governo statunitense, che ha proseguito per decenni a riprendere dall'alto la montagna, sia con gli aerei sia con satelliti spia, senza venire ad una conclusione definitiva sulla natura della strana massa rocciosa.

Sei foto del 1949 furono declassificate nel 1995 ai sensi del Freedom of information Act e trasmesse a Porcher Taylor, professore della University of Richmond, presso il Center for Strategic and International Studies di Washington, un'istituzione specializzata nello studio delle informazioni ottenute via satellite. Taylor divenne uno dei più grandi sostenitori del ritrovamento dell'arca.




L'area del Monte Ararat è stata inoltre esplorata più volte, numerose sono state le spedizioni archeologiche, soprattutto da parte di organizzazioni cristiano fondamentaliste, ma nessuna è giunta ad una conclusione definiva.
Inoltre vari satelliti riguardanti il telerilevamento della terra come lo SPOT, acronimo di Satellite Pour l'Observation de la Terre, (nel settembre 1989), il  Landsat (nel 1974 ), oltre che lo Space Shuttle nel 1994,  hanno esaminato l’area, però essere in grado di risolvere il mistero; 
alcuni studi hanno però confermato la presenza di legno sotto il ghiaccio e di una struttura piana. Nel 2000 venne organizzato un progetto di ricerca, in collaborazione tra Insight Magazine e Space Imaging (ora GeoEye), utilizzando IKONOS; il satellite registrò l'anomalia il 5 agosto e 13 settembre 2000, ricostruendo inoltre un video computerizzato delle immagini.













La prima ed unica spedizione di ricerca in situ è stata organizzata nel 2004, ma le autorità turche le hanno impedito di raggiungere la cima.
Nel 2004, un uomo di affari originario di Honolulu, Daniel McGivern, annunciò che intendeva finanziare una spedizione da 900.000 dollari sulla cima del monte Ararat nel mese di luglio dello stesso anno, per stabilire la verità sull'anomalia dell'Ararat. Dopo preparativi molto mediatici, che inclusero l'acquisto di immagini satellitari commerciali appositamente realizzate, le autorità turche gli rifiutarono tuttavia l'accesso alla cima, poiché quest'ultima è situata in una zona militare. La spedizione fu in seguito accusata dalla National Geographic Society di essere soltanto un colpo mediatico abilmente montato, dato che il suo capospedizione, il professore turco Ahmet Ali Arslan, era stato già accusato di avere falsificato fotografie della presunta arca. La CIA, che ha esaminato le immagini satellitari di McGivern, ha d'altra parte ritenuto che l'anomalia fosse costituita da "strati lineari di ghiaccio coperti da ghiaccio e dalla neve accumulati di recente".



fonti:

1 commento:

Michael Jackson per la Pace nel Mondo ha detto...

MICHAEL JACKSON faked his Death to expose the NWO.
That's why NO NEWS &.NO OFFICIAL TRIBUTE..MJ ALWAYS TRIED TO promove ribellion culture.YOU MUST WAKE UP !!!!!!
eCCO PERCHE nIENTE PIU news & rumors, E CLAMORE,NIENTE tributi ufficiali DI livello
MUST SEE..http://mjacksonlafintamorte.altervista.org/m-jackson-thriller-amnesia/
......................https://www.facebook.com/Michael-Jackson-La-FINTA-Morte-Illuminati-1647789722167267/

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