La scoperta della galassia nana del Sagittario nel 1994 da parte di Rodrigo Ibata, Mike Irwin, e Gerry Gilmore, ha cambiato per sempre il nostro modo di vedere la nostra Galassia: la via Lattea. Ulteriori studi e la quantità di dati raccolti dal telescopio ad infrarossi Two-Micron All Sky Survey (2MASS) dai ricercatori della University of Massachusetts hanno rivelato che sia la galassia nana del Sagittario, che la nostra galassia, sono nel bel mezzo della conclusione di un processo iniziato milioni di anni fa e che porterà ad un'integrazione fra le due galassie divenendo, infine, una galassia 10.000 volte più grande della Via Lattea.
Questo processo spiega perché la Via Lattea appare essere sempre inclinata lateralmente nel cielo notturno, invece di stare sull'eclittica, e perché sembra che vi sia una profondità scura nel centro di essa. L'orbita della galassia nana del Sagittario e la Via Lattea, ed in misura molto minore l'oscillazione della terra, ha causato la sua rotazione lungo il suo asse, che è anche denominato come "Equatore Galattico".
Ora, come si rapporta tutto ciò con l'antica profezia Maya?
Bene, cominciamo dall'inizio. I fondamentali del calendario Maya e la creazione di grafici del cielo sono stati presi in "prestito" dalla cultura Maya dalla civiltà olmeca, che ha iniziato ad osservare le stelle nel 680 A.C. circa. I Maya hanno raffinato il sistema di osservare le stelle rispetto agli Olmechi contribuendo ad influenzarne anche gli aspetti della loro esistenza, come la placcatura delle colture, la nomina di un Dio Sole e cose del genere. Alla fine, hanno creato i propri calendari, e hanno fatto molta attenzione al movimento delle stelle e dei pianeti che marciavano attraverso il nostro cielo............
fonte:
http://anticoastronauta.blogspot.com
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