Con 50 milioni di
copie vendute nel mondo è il secondo album di maggiore successo della storia,
dopo Thriller di Michael Jackson, (negli Stati
Uniti è stato insignito del disco di diamante), contribuendo alla diffusione
popolare dell’heavy metal fino a quel momento stile per i soli amanti del genere.
Spesso e' difficile trovare una demarcazione tra l'Hard Rock duro ed il Metal inteso nelle sue origini in quanto le due cose tendono a coincidere. Un esempio azzeccato di questa difficoltà sono gli AC/DC i quali dimostrano la rabbia e la potenza dell'heavy metal su delle basi blues (tipiche dell'hard/rock), con l’album Back in Black.
L’album è
dedicato a Bon Scott, morto
il 19 febbraio 1980. La band, che sostituì lo stesso Bon Scott con Brian Johnson, iniziò a
lavorale al progetto subito dopo la morte del primo.
Nella notte del
19 febbraio di quell’ anno sempre a causa degli eccessi notturni muore
il cantante e leader Bon Scott.
L’alcool era però sempre stato un vizio del singer scozzese che si ritrovava ad essere l’assoluto protagonista insieme ad Angus Young e al resto della band della scena Hard rock di quel periodo . Una serie di album , di successi uno più grande dell’altro sin dal 1974 culminati con Higway To Hell e altrettanti scoppiettanti date a supporto del masterpiece .
L'episodio della
morte di Scott ha probabilmente influito sui temi trattati dai brani, che si
avvicina a essere un concept album sulla morte e l'edonismo.
BACK IN BLACK esce
nel luglio del 1980.
La copertina
è nera, a testimoniare il periodo
da cui uscivano gli ACDC, ma anche riferita alla title track , racchiude uno
dei migliori album in assoluto della storia del rock.
"Back in black" è un album che da solo riassume tutto quello che ha proposto e propone tutt'ora questa band : una musica potente nella sua semplicità armonica dove le chitarre sono le vere protagoniste, trascinante, rockeggiante, graffiante nel cantato e memorabile nelle melodie. Durante l'ascolto di quest'album ci si rende conto di come sia impossibile rimanere fermi e spesso i motivi sono di quelli che ci rimangono in testa per ore. Nell'album non ci sono cadute di tono e quel che più mi stupisce è come si senta sempre una certa "tensione" che impedisce di perdere attenzione ed interesse col susseguirsi dei brani .
L'album inizia
con HELL BELLS, la canzone che più di tutte sembra scritto in memoria di
Bon.
È una campana a
scandire il lento ritmo su cui le chitarre eseguono perfetti riff in progressione.
Il brano è di
notevole intensità con toni cupi, ma maestoso ed imponente.
Passando per
l’orecchiabile, (e commerciale), YOU SHOOK ME ALL NIGHT LONG , fino a BACK
IN BLACK il cui riff iniziale
è uno fra i più belli in assoluto, fra i più imitati della storia del rock
insieme a quelli di Voodoo chile di Jimi Hendrix , Smoke on the water dei Deep
Purple e Whole lotta Love dei Led Zeppelin . Si conclude con Rock and Roll Ain't Noise Pollution con
un ritmo fiacco e rilassato. All'incipt strumentale moderato sembra si contrappone con l'inizio della parte vocale dai toni più
decisi e robusti pur essendo la parte ritmata molto pacata.
Ecco l’elenco di
tutte le tracce.
Hells Bells - 5:13
Shoot to Thrill - 5:18
What Do You Do
for Money Honey? - 3:36
Givin' the Dog a Bone - 3:32
Let me Put my
Love Into You - 4:15
Back in Black - 4:16
You Shook Me All Night Long - 3:30
Have a Drink on
Me - 3:59
Shake a
Leg - 4:06
Rock and Roll
Ain't Noise Pollution - 4:15
Tutti i brani
sono di Malcolm Young, Angus Young e Brian Johnson.
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