martedì 26 aprile 2011

Il Grande Torino - parte 4



Un crepuscolo durato tutto il giorno, una malinconia da morire.
Il cielo si sfaldava in nebbia, e la nebbia cancellava Superga »

(Cinegiornale "Settimana Incom")


Il crepuscolo degli Dei
A partire dalla fine di aprile gli invincibili iniziano i preparativi per l’amichevole contro il Benfica. La partita fu organizzata, dai 2 capitani delle rispettive squadre Francisco Ferreira e Valentino Mazzola, qualche mese prima, in occasione della partita contro la nazionale portoghese a Genova a fine febbraio che ha visto l'Italia vincere per 4-1.
Nel corso dei festeggiamenti del dopo-partita. I due capitani, anche delle rispettive nazionali, fraternizzarono. Ferreira chiese a Mazzola la possibilità di giocare un’amichevole per il proprio ritiro definitivo dalla scena calcistica, del cui incasso avrebbe beneficiato.
Sembra che un iniziale di accordo fosse stato fatto con il Bologna del presidente Dall'Ara, ma era certo che avere, per Ferreira, il Torino, la squadra più famosa del momento, avrebbe garantito uno stadio esaurito in ogni ordine di posto.
il grande torino all'arrivo a Lisbona
La data decisa fu il 3 maggio 1949.

Dei giocatori non facevano parte della comitiva il difensore Sauro Tomà bloccato a Torino da un infortunio e un deluso Gandolfi, il secondo portiere, a cui solo all'ultimo era stato detto che in Portogallo non sarebbe andato. Aldo Ballarin aveva convinto il presidente Novo a "premiare" per questo incontro amichevole suo fratello Dino che in rosa era il terzo portiere. Novo insieme a Copernico erano rimasti a Torino, Agnisetta e Civalleri erano i dirigenti accompagnatori con Bonaiuti responsabile della trasferta, per l'area tecnica c'erano Leslie Lievesley, Egri Erbstein, e poi il ruolo importante del massaggiatore Vittorio Cortina. Facevano parte della comitiva anche i giornalisti Renato Casalbore (fondatore di Tuttosport), Renato Tosatti (della Gazzetta del Popolo, padre di Giorgio Tosatti) e Luigi Cavallero (La Stampa).
ecco la formazione dell’ultima partita del Grande Torino:

Bacigalupo, A. Ballarin, Martelli, Grezar, Rigamonti, Castigliano, Menti, Loik, Gabetto, Mazzola e Ossola. Per il Benfica: Contreros, Jacinto, Fernandes, Morira, Felix, Ferreira, Corona, Arsenio, Espiritosanto, Melao, Rogério. Entrano a partita in corso Fadini al posto di Castigliano e Bongiorni al posto di Gabetto.
Di fronte a una folla di quarantamila persone, il Torino purtroppo perse per 4-3.

Al 4’ minuto Mazzola, lanciato da Loik, tirò fuori a porta vuota. Più fortunato fu Ossola che segnò il primo goal dei granata, con la collaborazione di Grezar, Menti e Gabetto. Al 14’ minuto ci fu il pareggio e al 33’ segnò nuovamente la squadra avversaria. Al 37’ il Torino tornò in parità, ma per poco, infatti il Benfica segnò ancora con Melao. Al 40’ il Benfica segnò il quarto goal. All’ultimo minuto Mazzola venne atterrato mentre si dirigeva verso la porta, l’arbitro decise il rigore, trasformato in goal da Menti.
La partita finì per con il risultato di 4-3.
Il Grande Torino a fine stagione
del campionato precedente era partito per una tournée in Brasile e di recente aveva disputato una partita a Bruxelles per inaugurare il nuovo stadio del Racing Club. La società rimpinguava il bilancio e i giocatori intascavano premi partita. Va anche ricordato che quel Torino era una squadra tra le più famose al mondo per gioco, fantasia e successi e le richieste certo non mancavano.
La tragedia
Il rientro è previsto per il 4 maggio 1949 a bordo del trimotore FIAT G. 212 delle Aviolinee Italiane.
Quel giorno una fitta nebbia avvolgeva Torino e dintorni. Alle ore 17,05, fuori rotta per l'assenza di visibilità, l'aeroplano si schiantò contro i muraglioni di sostegno del giardino posto sul retro dellaBasilica di Superga.
Nell’impatto morino tutte le 31 persone presenti a bordo fra calciatori, giornalisti, staff tecnico ed equipaggio.
La notizia ebbe un’eco al livello mondiale: la squadra più forte del mondo era improvvisamente e tragicamente scomparsa. Ai funerali parteciparono più di un milione di persone giunte a Torino da tutta Italia e da ogni parte del mondo.

Il Torino fu costretto a schierare la formazione giovanile nelle ultime quattro partite, ma lo stesso fecero gli avversari di turno e il Torino fu proclamato, amaramente, vincitore del campionato. L'impressione fu tale che l'anno seguente la nazionale scelse di recarsi ai Mondiali in Brasile con un viaggio in nave di tre settimane, causa non ultima del suo pessimo comportamento (sconfitta all'esordio con la Svezia ed eliminazione).
È la fine di un sogno: stupendo, bellissimo, durato troppo o troppo poco, che resterà per sempre indelebile nei cuori di tutti i tifosi del Torino di ogni generazione per sempre. Il ricordo di quelle gesta è rimasto e rimarrà sempre vivo nell’animo di tutti i sostenitori granata, sia in quelli che hanno visto direttamente le prodezze degli invincibili, sia di quelli che ne hanno sentito solo parlare, viene e verrà continuamente tramandato come un testo sacro, un’antica leggenda, come un qualcosa da mantenere in eterno; patrimonio indelebile dei codice genetico di ogni granata.
Da quel tragico momento il Torino calcio diventa simbolo di sofferenza e fatalità.
Nasce tremendismo granata ad indicare destino, sfortuna, fato, sofferenza, rivincita, rinascita.
La storia del Toro, purtroppo, regalerà altre tristi e lunghe pagine alternate a brevi, (sfortunatamente), ed esaltanti parentesi, ma niente di quegli anni si è ripetuto e si potrà mai ripetere.
Con la fine del Grande Torino finisce anche un epoca per l’Italia calcistica e non solo.


I successi
Descrizione: http://www.ilgrandetorino.net/image/spazio.gif
:: 5 Scudetti .............................................
:: Massimo punteggio in classifica
...............
:: Vittoria casalinga con più alto punteggio ..
:: Vittoria in trasferta con più alto punteggio.
:: Partite vinte in casa ................................
:: Punti conquistati in casa .........................
:: Reti segnate in campionato .....................
:: Record di giocatori presenti in nazionale ...
42/43 45/46 46/47 47/48 48/49
65 punti (1947/48)
10-0 Alessandria (1947/48)
7-0 Roma (1945/46)
19 su 20 (1947/48)
39 su 40 (1947/48)
125 (1947/48)
10 giocatori 11/05/47 Italia-Ungheria 3-2
:: 408 Reti segnate nei 5 anni dello scudetto:

Mazzola 97, Gabetto 86, Loik 62, Ossola 50, Menti 39, Castigliano 35, Grezar 19, Martelli 10,
Ballarin 4, Bongiorni 2, Fadini, Maroso, Rigamonti e Schubert 1.

11/05/47 Italia-Ungheria 3-2 ,
10 giocatori del grande torino sono schierati
nella formazione titolare

fonti:

www.ilgrandetorino.net
it.wikipedia.org/wiki/Il_Grande_Torino
www.aldodinoballarin.net
redazione

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