“Quel Grande Torino non era solo una squadra di calcio, era la voglia di Torino di vivere, di tornare bella e forte; i giocatori del Torino non erano solo dei professionisti o dei divi, erano degli amici”
Giorgio Bocca
Il Grande Torino
QUANDO IL CALCIO DIVENTA STORIA.........
La quarta perla
Il campionato 1947/48 si appresta a essere ricordato come il più lungo della storia del calcio italiano oltre ad essere il più entusiasmante per lo squadrone granata prima dell’apocalisse dell’anno successivo.
Si tratta di un torneo a ventuno squadre per via del ripescaggio della Triestina (finita in serie B) per
motivi politici che ha inizio a metà settembre e si terminerà alla fine del giugno seguente registrando ben quaranta giornate.
Nello squadra granata vi è un cambio tecnico: al posto dell’allenatore Ferrero viene chiamato
Mario Sperone (nella foto) con Roberto Copernico direttore tecnico, ma intanto rientra come prezioso consigliere di Novo anche Egri Erbstein, dopo aver dovuto nascondersi a lungo per le persecuzioni razziali.
La rosa è puntellata con il terzino spezzino Tomà e con l’attaccante rumeno Fabian.
L’esordio è travolgente quattro a zero al Napoli (poi retrocesso in serie B per illecito sportivo).
L’inaspettata stecca della seconda giornata contro la bestia nera del Bari è solo un’illusione per gli avversari; da lì un escalation di risultati strabilianti come il sei a zero alla Lucchese, il dieci a zero all’Alessandria, il cinque a zero alla Fiorentina con Gabetto che irride il portiere viola Moro con una giocata degna del miglior Maradona;
(Gabetto attira Moro in uscita, gli alza la palla sul capo con un tocco di ginocchio, scatta oltre il portiere e si porta il pallone in rete.),
e soprattutto il sette a uno in casa della Roma:
La Roma di Risorti, di Amadei e Pesaola, è completamente annichilita, annientata dal gioco corale di questo squadrone che strappa applausi anche al pubblico nemico. È il preludio, questo incontro, di un'annata davvero storica, irripetibile per chiunque, dove crollano tutti i record;
Le concorrenti al tricolore però sono anch’esse agguerrite e non mollano: il Milan, i pigiami e la sorprendente Triestina stanno addosso al Grande Torino, a testimonianza di un campionato di altissimo livello che evidenzia ancor di più le gesta eroiche dello squadrone leggendario.
Addirittura il Milan conclude il girone di andata primo con 2 punti di vantaggio sui granata ed alla ventiquattresima i punti di differenza sono diventati quattro (33 a 37) complici due pareggi con Napoli e Lucchese. Ma da quel momento la leggenda si scatena: dodici goal in 3 giornate, 4 per squadra: sempre alla poveretta Roma, poi al Vicenza e alla Pro Patria. Nella giornata successiva è raggiunto il Milan (con il pareggio contro i gobbi) e da lì la fuga con ventuno giornate senza perdere finendo vincente con sedici punti di vantaggio sui rossoneri, con sei successi consecutivi finali.
Vincendo cosi il quarto scudetto consecutivo senza giocare l’ultima giornata, dato che i granata riposavano (essendo un campionato a 21 squadre), con 29 vittorie su 40 partite, 125 goal segnati, alla media di 3,12 a partita, 33 goal subiti, (miglior difesa).
Partendo, dunque, per una tourneé in Sudamerica a strabiliare anche il resto del mondo.
Da ricordare la vittoria contra la Lazio:
sotto di tre goal, in mezz’ora, Valentino Mazzola guida i compagni verso una fantastica vittoria per quattro a tre.
Formazione tipo 1947-48
Bacigalupo, Ballarin, Maroso (Tomà), Grezar, Rigamonti, Castigliano (Martelli), Menti, Loik, Gabetto, Mazzola, Ferraris II (Ossola)
Allenatore: Sperone
Il quinto scudetto: L’ultimo triste capolavoro
Il campionato 1948/49, (ridimensionato a 20 squadre), parte a settembre.
Il Toro è pressoché identico alla passata stagione tranne per il fatto che Ferraris II a 36 anni, si trasferisce al Novara. Anche se il presidente Novo, come al solito, non sta con le mani in mano e inserisce, come ogni anno, forze fresche come il mediano Rubens Fadini dalla Gallaratese; Dino Ballarin, fratello di Aldo, portiere del Chioggia; il terzino Operto dal Casale; l'ungaro-cecoslovacco Schubert, mezzala sinistra; gli attaccanti Bongiorni e Grava rispettivamente dal Racing Parigi e dal Roubaix-Tourcoing, l’inglese Leslie Lievesley è l’allenatore.
Lo squadrone granata è reduce dalla faticosa tourneé in Sud America dove ha incontrato le squadre più forti del mondo, perdendo, una sola volta la squadra. La più famosa al mondo, è richiestissima all'estero, tutti vogliono vedere il Torino, giocare e misurarsi contro i granata.
Il Grande Torino esordisce vittorioso alla prima contro la Pro Patria, per poi perdere alla seconda con l’Atalanta e in seguito inanellare 5 successi consecutivi, per poi subire un altro stop contro il Milan.
Tutti si attendono l'exploit del quinto scudetto consecutivo che eguaglierebbe l'incredibile primato della Juventus anni trenta, ma il Torino resta in mischia a lottare con il Genoa, l'Inter, il Milan, l'incredibile Lucchese complici anche alcuni infortuni a Maroso, Castigliano, Menti, e Tomà , senza dimenticare anche una lunga squalifica a Ballarin.
Comunque termina il girone di andata in testa insieme al Genoa dalla quale riceverà l’ultima sconfitta.
Il girone di ritorno è un capolavoro di doti fisiche e tecniche.
Il Torino arriva ad accumulare fino a sei punti di vantaggio sull'Inter portatasi al secondo posto. Arrivando poi allo scontro diretto a Milano con quattro punti di vantaggio.
II Torino arriva a Milano, si batte "da toro" stringendosi attorno a Bacigalupo, non segna ma non lascia segnare gli avversari, forti di un attacco ambizioso, con l'estroso Lorenzi, Amadei, Campatelli, quel "diavolo" di Nyers. Ma quel Torino, quando vuole un risultato, difficilmente fallisce l'obiettivo. Finisce 0-0 e il pareggio è una garanzia alla conquista del quinto scudetto consecutivo.
Formazione tipo 1948-49 Bacigalupo, Ballarin, Maroso, Grezar (Martelli), Rigamonti, Castigliano, Menti,
Loik, Gabetto, Mazzola, Ossola
Allenatore: Lievesley
Quindi ora si va tranquillamente a Lisbona per un’amichevole contro il Benfica ......
fonti:
www.ilgrandetorino.net
it.wikipedia.org/wiki/Il_Grande_Torino
www.aldodinoballarin.net
redazione
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