martedì 5 aprile 2011

Il Grande Torino - parte 2


Solo il cielo li domò


Il Grande Torino

QUANDO IL CALCIO DIVENTA STORIA.........



Nel 1944 con l’avanzare della guerra, purtroppo, ci sono anche conseguenze sul campionato di calcio italiano che è sospeso ed al suo posto viene istituito un ca

mpionato su due gironi dato che a causa dei bombardamenti gli spostamenti delle squadre erano improponibili. Il Torino partecipa con un ‘ inedita denominazione “Torino Fiat”, ( per evitare i rischi di chiamata alle armi, molte squadre si ingegnano: con astuzie diplomatiche, assicurano i propri campioni alle industrie più importanti del paese, facendoli passare come elementi indispensabili alla produzione dell'industria bellica nazionale, riuscendo di fatto ad esentarli dall'impiego al fronte).

Il Torino di Novo trova così una collaborazione con la FIAT, dando vita al "Torino Fiat", un nome simile a quello di una squadra aziendale. In effetti, Mazzola e gli altri, per salvare le apparenze, risultano

operai Fiat.


Il campionato "vero" si gioca solo al nord e il Torino raggiunge ovviamente la fase finale con il Venezia ed il 42° Reggimento dei vigili del fuoco

di La Spezia.

I granata si presentano però a tale fase in precarie condizioni fisiche complice un ‘amichevole della nazionale giocata a Trieste 2 giorni prima della sfida contro il La Spezia che veniva dal pareggio per 1 a1 contro il Venezia; inoltre il presidente granata Novo sottovaluta gli avversari e rifiuta la proposta della federazione italiana di calcio di rinviare di qualche giorno la partita. Cosi i granata perdono per per 2-1, rendendo, così, inutile la successiva vittoria contro i lagunari per 5-2.

I Vigili del fuoco di La Spezia alla fine si aggiudicano questo singolare e tragico, (nel periodo storico considerato), scudetto di guerra.



Il secondo successo

Finita la guerra finalmente il14 ottobre del 1945 riparte il campionato di calcio

Il Torino si presenta al via con lo scudetto sulle maglie. Novo ha dato ulteriormente rinforzato la squadra con l’acquisto del portiere Bacigalupo dal Savona, del terzino Ballarin dalla Triestina, (dalla quale era stato acquistato Grezar in precedenza) , del centromediano Rigamonti dal Brescia, del laterale Castigliano, vercellese come Ferraris, dallo Spezia. Da segnalare anche il rientro dall'Alessandria del talentuoso Maroso.

Nuovo è anche l’allenatore Luigi Ferrero già ex giocatore granata prima della guerra.

Si tratta di un torneo diviso in due gironi; nel Nord del paese fu organizzato un Campionato dell'Alta Italia che si poneva in continuità con quello prebellico di Serie A, essendovi ammesse tutte le società che avrebbero avuto titolo a partecipare alla massima serie della soppressa stagione 1943-44. Nel Meridione la situazione era ancora più complessa, non essendoci ivi sufficienti società aventi titolo alla massima serie. La soluzione fu trovata organizzando un Torneo Misto fra le squadre di Serie A e quelle di Serie B.

Solo alla conclusione dei due raggruppamenti le prime quattro classificate di ogni campionato si sarebbero qualificate al girone finale che avrebbe determinato la vincitrice dello scudetto

Alla partenza il Toro stecca clamorosamente la prima perdendo 1 a 0 proprio contro i pigiami bianconeri. Ma è solo un’illusione per gli avversari. È un trionfo per i granata che nelle successive 2 partite realizzano 11 goal senza subirne alcuna contro Genoa e Sampierdarenese iniziando una travolgente marcia nel loro girone, che verrà ricordata come una stagione record e che li porterà, in testa al loro raggruppamento, a giocarsi la prima partita della fase finale a Roma contro i giallorossi L'inizio è travolgente: Il Torino con i suoi schemi armoniosi, con la sua potenza realizza sei goal in mezz'ora, uno ogni cinque minuti. Si limita a fare dell'accademia solo nel secondo tempo quando si accorge di stare umiliando la squadra della capitale realizzando solo una rete in più. La gente è prima allibita, poi applaude. Ci sono altre partite trionfali in questo girone finale, come un 7 a 1 al Napoli e il 9 a 1 dell'ultima giornata con la Pro Livorno.

Solo la Juve regge il passo dei granata, che vengono battuti per 1 a 0, e alla penultima giornata guida la classifica con due di vantaggio. Ma nel ritorno il Torino non sbaglia l’obiettivo e con Gabetto supera i bianconeri agganciandoli in vetta. All'ultima giornata, come già scritto, i granata rifilano al Filadelfia nove reti al Pro Livorno, mentre la Juve pareggia a Napoli. E’ il secondo trionfo della leggendaria squadra.



Formazione tipo 1945-46
Bacigalupo, Ballarin, Maroso, Grezar, Rigamonti, Castigliano, Ossola, Loik, Gabetto, Mazzola, Ferraris II
Allenatore: Ferrero



Il terzo trionfo

Nel campionato 1946/47 la situazione si normalizza si ritorna ad un girone unico con 20 squadre. Il Torino si presenta sostanzialmente con lo stesso organico a parte qualche innesto soprattutto in prospettiva futura come il ritorno di Romeo Menti, il mediano mantovano Danilo Martelli dal Brescia, il terzino-stopper Francesco Rosetta del Novara, il portiere Piani, ed il vercellese Tieghi.

La squadra è ormai rodata, l’allenatore Ferrero non ha particolari problemi e dopo un incipit soft a partire dalla 6 giornata ingrana la marcia giusta e con sei successi consecutivi con punteggi che non lasciano ombra di discussione, si ritrovano in testa. II successo più sonante di questa fase arriva con la Fiorentina, 7 a 2.

Alla fine Il Toro vincerà con 10 punti di vantaggio sulla Juve l’unica ad impensierire i granata (in particolare nella fase centrale del torneo).

Da ricordare, che dopo un ultimo passo falso con la Sampdoria, (l’unica formazione che in questo torneo riesce a portare via al Torino tre punti su quattro), il Toro realizza una serie finale di sedici partite utili consecutive, delle quali ben quattordici sono vittorie, per considerare, inoltra gli altisonanti successi, come cinque goal all'Inter e all'Atalanta, sei al Vicenza, al Genoa e al Milan. l'attacco, è spettacolare e conclude con 104 goal all'attivo, una media di quasi tre a partita, e con Mazzola capocannoniere.

Ormai gli invincibili sono diventati tali!!!



Formazione tipo 1946-47

Bacigalupo, Ballarin, Maroso,Grezar, Rigamonti, Castigliano, Ossola, (Menti), Loik, Gabetto,

Mazzola, FerreroII

Allenatore: Ferrero




fonti

www.ilgrandetorino.net
it.wikipedia.org/wiki/Il_Grande_Torino
www.aldodinoballarin.net
redazione

3 commenti:

Buffon ha detto...

Enrico forza Juveeee!!!

Anonimo ha detto...

mai infame

Anonimo ha detto...

mai infame

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