lunedì 28 marzo 2011

Pink Floyd - Animals
















Il 23 gennaio del 1977 esce il decimo album dei Pink Floyd, Animals, che sancisce, la definitiva
supremazia del bassista Roger Waters all’interno del gruppo e che culminerà con i due successivi album The Wall e The Final Cut e allo stesso tempo segnerà l’inizio della fine. Infatti, da questo momento in poi i rapporti fra Waters e gli altri tre membri del gruppo andranno sempre più a deteriorarsi, (in particolare con Richard Wright) fino alle controversie legali sul marchio e abbandono dello stesso Waters, del gruppo per intraprendere la carriera solista. Ciò non toglie che, dopo i capolavori musicali di The Dark side of the moon, (1973) e Wish you were here, (1975), Animals risulta essere un album di grande valenza musicale e di contenuto dove il genio di Roger Waters, (suoi sono tutti i pezzi sia per le musiche sia per i testi), si esprime ad altissimi livelli.
E ' la natura umana in una visualizzazione grafica del nostro vero io interiore, rappresentata in forma animale.

L’album

Animals è un concept album e rappresenta una rivisitazione del famoso romanzo breve di George Orwell La fattoria degli animali.
La metafora orwelliana viene resa con la stessa forza nei testi di Roger Waters, che, anche se non volgari, non sono mai stati così pieni di odio e di critica nei confronti della società inglese (allora diretta dal Partito Laburista di James Callaghan) e non.
Durante il massacrante tour di Wish You Were Here Waters presentò a Gilmour tre pezzi nuovi (che divennero poi "Pigs", "Dogs" e "Sheep") quasi del tutto completi ed arrangiati. L'idea di base dell'album però non era stata ancora progettata, ma il gruppo presentò lo stesso i pezzi duranti i suoi concerti come erano soliti fare per provare a "testare" la risposta del pubblico. "You gotta be crazy " (questo il primo titolo provvisorio di "Dogs") risaltò sulle altre e da lì Waters iniziò a stendere il progetto. L'idea di base, e cioè quella di creare un "CONCEPT ALBUM" più lineare dal punto di vista concettuale rispetto ai precedenti, non trovò grossi impedimenti dal punto di vista lirico, vista la vena creativa del songwriter Waters. La divisione delle classi sociali vistecon l'allegoria letteraria di George Orwell (impossibile non collegare Animals a La fattoria degli animali dell'immortale scrittore inglese) aveva da sempre affascinato Waters, lui che alle "metafore" ha sempre attinto a piene mani nei suoi testi. La rappresentazione musicale della società inglese attuale (e cioè del 1977) diede a Waters la possibilità di esprimere allegoricamente i propri giudizi sulla politica inglese e mondiale, grazie ancora una volta all'impeccabile qualità dei suoi testi. "Pigs on the Wings" apre e chiude Animals, dando subito l'idea di continuità dell'album. "Dogs" invece occupa totalmente la prima parte del progetto. Waters adattò il testo in funzione della dimensione allegorica del disco, individuando cosi le prime due tipologie di animali della società contemporanea, cioè i maiali ed i cani. I maiali sono ancora una volta coloro che disprezzano gli altri, egoisti cinici approfittatori, assaliti dal desiderio di conquista e di successo. Waters compone ed arrangia autonomamente sia la prima sia la seconda parte di "Pigs on the Wings"; in "Pigs (Three Different Ones)" l'allegoria diventa ancora più profonda e cinica suddividendo in classi comportamentali i maiali della "società" contemporanea. In "Dogs" (i "corrotti della società" secondo l'allegoria del disco) rianima invece il sodalizio con Gilmour, Wright e Mason. Il pezzo è una suite (dura 17 minuti) e raccoglie tutte le idee partorite durante le session da parte dei quattro Pink Floyd (già con "Echoes", lunga suite dall'album Meddle, i quattro "unirono" letteralmente diversi takes di ogni singolo musicista, creando cosi un unico pezzo diviso in capitoli). Ancora una volta il"collage" viene compiuto durante lunghe sedute di registrazione. Ad aprire la seconda parte di Animals è "Pigs (Three Different Ones)" blues ritmato dove Gilmour riesce finalmente a prendersi i suoi spazi. Ci pensa invece "Sheep" (le pecore, allegoria di coloro che approfittano degli altri), forse il pezzo più riuscito dell'album anche grazie all'eccellente tappeto sonoro scritto da Wright (forse l'ultima vera partecipazione attiva al gruppo del tastierista), ad aumentare di livello la qualità sonora dell'album. A chiudere la seconda parte è "Pigs on the Wings" (porci con le ali) che lascia entrare un po' di luce con i suoi versi finalmente fiduciosi verso il futuro. In definitiva Animals segna un reale cambiamento di rotta da parte dei Pink Floyd.
Le canzoni

Pigs on the wing, Pt. 1
Il disco si apre con la prima parte di Pigs on the Wing, una canzone d'amore di brevità particolare (appena 1 minuto e 25 secondi), che Waters dedica a sua moglie (seppur non ci siano riferimenti diretti interni al testo).Il brano, in stile unplugged (solo voce e chitarra acustica), è stato suonato dallo stesso Waters,che non incideva con la chitarra acustica da If (dall'album Atom Heart Mother), e si spegne improvvisamente non appena viene cantato l'ultimo verso
Dogs
Alla brevità di Pigs on the Wing si contrappone l'articolata lunghezza del secondo brano, Dogs, di oltre 17 minuti. Entra sfumando la chitarra acustica di Gilmour, e dopo un giro di accordi iniziale comincia ad intonare le parole. La canzone descrive con ferocia e numerosi dettagli i "cani", ossia gli arrampicatori sociali, tutte quelle persone disposte a compiere ogni genere di crimini, fino ad arrivare al tradimento e all'omicidio, pur di favorire la propria scalata al potere. Il disgusto di Waters nei confronti di questo genere di perso ne è palese, tant'è che il brano comincia con le parole:
(EN)
« You gotta be crazy, gotta have a real need »
(IT)
« Devi essere pazzo, devi davvero aver bisogno [di cure] »
Il destino di queste persone, però, è segnato dal loro stesso agire, e la loro fine è preannunciata: finiranno a morire di cancro in qualche paese tropicale, in completa solitudine; oppure saranno trovati morti al telefono, o affogati, trascinati sott'acqua dal peso dalla «pietra», simbolo dell'accumulo delle loro colpe dei loro comportamenti inumani.
Pigs (Three Different Ones)
Pigs inizia con alcuni grugniti di maiali e un fischio assordante che riecheggiano per qualche secondo, per lasciare il posto all'organo Hammond di Wright che esegue un fraseggio in minore, basato su due accordi, la cui struttura ricorda alcuni preludi di J.S. Bach. Su questo tema si sviluppa un assolo di basso, seguito dagli accordi "pesanti" della chitarra ritmica che apportano un ritmo più sostenuto. Con la batteria fa il suo ingresso anche la voce di Waters, che denuncia i "maiali", ovvero varie categorie di persone che si "ingrassano" alle spalle degli altri: sfruttatori, uomini d'affari, personalità della politica. Il testo è suddiviso in tre strofe, ognuna delle quali rappresenta una certa categoria di persone (da qui la precisazione nel titolo Three Different Ones, "tre tipi diversi"). L'intero cantato del brano è caratterizzato da toni derisori e dalla grottesca alternanza di versi "urlati" (cantati in modo esageratamente enfatico) e "sussurrati" (cantati quasi sottovoce); entrambe le modalità hanno lo scopo di dipingere lo squallore e la tristezza di questi tre individui che corrisponderebbero a tre famosi personaggi dell'Inghilterra degli anni settanta. La prima strofa non si riferisce a nessuno in particolare, bensì agli imprenditori in genere; alcune voci affermano che vi siano sia espliciti collegamenti con il primo ministro James Callaghan. La seconda parte è indirettamente riferita alla leader dell'opposizione dell'epoca, Margaret Thatcher, nonostante il suo nome non sia menzionato. L'attacco alla Thatcher è sottile: è infatti descritta come "good fun with a hand gun"; le accuse diventano meglio definite quando si parla di lei come "bus stop rat bag" e "fucked up old hag". La terza strofa cita per nome Mary Whitehouse, una politica che voleva reinstituire la censura nelle radio, dipingendola come una persona colma di pudore, sessualmente repressa (un "house-proud town mouse"). Questo riferimento ha contribuito a peggiorare l'immagine che la Whitehouse si era fatta dei Pink Floyd, i quali erano da lei considerati promotori dell'uso di droghe. Alcune persone che non conoscevano la Whitehouse interpretarono il verso "Hey you, Whitehouse" come "Hey you, White House", pensando così che i Pink Floyd volessero attaccare l'opinione pubblica americana. Dopo le prime due strofe, la scenapassa alla chitarra acustica che esegue un tema basato sui due accordi iniziali, durante il quale si possono udire ancora i grugniti dei maiali. Entrano uno ad uno tutti gli strumenti e sul tappeto venutosi a formare in questo modo Gilmour esegue un inquietante assolo di chitarra filtrata con un Talk Box in modo da assomigliare vagamente a versi animaleschi e grugniti. Al termine dell'assolo, il brano ricomincia con il fraseggio iniziale dell'organo di Wright, su cui ritorna l'assolo di basso. Come all'inizio, la batteria segna l'ingresso della terza strofa cantata, al termine della quale tutti gli strumenti entrano con forza, a supporto del rabbioso assolo diGilmour che va a sfumare nell'inizio del brano successivo, Sheep.
Sheep
L'intenso assolo finale di Pigs sfuma lentamente
in un'atmosfera agreste, dominata dal cinguettio degli uccelli e dal sommesso belare delle pecore, su cui si sviluppa un assolo di Rhodes. Il brano inizia con una descrizione quasi pittorica del tranquillo belare delle pecore, inconsapevoli del pericolo che incombe su loro. Tale pericolo prende corpo nell'incedere del basso che man mano sovrasta le tastiere, e dal clima sempre più cupo che si va creare. Con l'ingresso della batteria, il quadro viene squarciato bruscamente dall'entrata dell'intera band che tiene un ritmo terzinato e molto incalzante, a simboleggiare l'aspra lotta di classe. Le "pecore" infatti rappresentano le persone più deboli, servili e manipolabili, che hanno bisogno di seguire un leader per sentirsi al sicuro. Waters, pur riconoscendo loro meno colpevolezza rispetto ai "cani" e ai "maiali", non esita a criticarli, vista la loro cieca sottomissione a qualcun altro. Il brano contiene anche riferimenti religiosi: la "cecità sociale" delle pecore è paragonata alla fede cieca, come quando le pecore dicono di aver «guardato oltre il Giordano» (verso successivamente ripreso dallo stesso Waters per la canzone The Bravery of Being Out of Range, presente nel suo album solista Amused to Death) e aver visto che «le cose non sono ciò che sembrano». Dopo due strofe, il cantato e l'intensità della strumentazione si arrestano bruscamente per lasciare il posto ad un inquietante tappeto di note di basso e sintetizzatore, su cui si sviluppano vari tipi di assolo. A circa metà canzone, verso la fine della parte strumentale è possibile ascoltare una voce (estremamente filtrata) recitare delle parole quasi incomprensibili. È un roadie della band che, attraverso un vocoder, recita una versione completamente stravolta del Salmo 23 in cui Dio è raffigurato come un macellaio che accudisce le sue pecore con lo scopo di farne cotolette d'agnello. Nei concerti live la lettura era affidata a Nick Mason. Questa provocatoria trovata, già prevista per The Great Gig In The Sky ma in seguito accantonata, ha trovato reazioni non sempre entusiastiche da parte del pubblico.
Con la ripresa del cantato, le "pecore" si ribellano in massa ai loro sfruttatori, riuscendo finalmente a sconfiggere i "cani". Tuttavia, nel finale, riprendendo il racconto di Orwell, alcune pecore esultanti dichiarano che i cani sono morti, e intimano alle altre pecore di «restare nelle loro case e fare ciò che viene detto loro», rimarcando come la natura di sottomissione delle pecore non possa mai cambiare. Non appena il cantato si chiude, la tonalità del brano passa in maggiore ed il tutto si chiude con un'energica progressione di accordi eseguiti dalla band al completo, una sorta di allegra marcetta (a rappresentanza del trionfo delle pecore), che va a sfumare nel cinguettio e nel belare iniziale, a rimarcare come la natura di sottomissione delle "pecore" rimanga tale a prescindere dagli eventi e dalle ribellioni sociali.
David Gilmour ha sempre dichiarato di voler riprendere dal vivo la canzone Sheep durante i tour successivi all'uscita di Waters dai Pink Floyd, ma l'esecuzione delle parti vocali, aspre e graffianti, più consone alla voce di Roger Waters, lo ha fatto sempre desistere.
Pigs on the wing, Pt. 2
La seconda parte di Pigs on the Wing
è pressoché identica alla prima, fatta eccezione per il testo. Mentre la prima parte descrive cosa succederebbe se Waters e la moglie non si curassero l'una dell'altro, la seconda dichiara che ognuno dei due è consapevole dell'amore reciproco, e conferma che finalmente l'autore ha trovato un rifugio dalle meschinità e dalle insidie della società, rappresentata dai "porci in volo".
La Critica
Benchè non potesse ripetere il successo dei due album capolavoro precedenti Animals ha avuto un impatto positivo sulla critica. (il New Musical
Express lo descrisse come il disco inglese
più spietato di sempre),
Il disco fu registrato ai Britannia Row Studios di Londra e pubblicato il 23 gennaio del 1977 nel Regno Unito ed il 2 febbraio 1977 negli Stati Uniti ed in Canada.
Animals raggiunse il terzo posto della classifica americana e il secondo in quella inglese. A oggi sfiora i dieci Milioni di copie vendute.
Attuale come non mai, Animals ha saputo resistere all’usura del tempo ed essere metro di valutazione della società di questo tempo come lo era in quella degli anni 70 di cui rappresenta una pietra miliare nel panorama rock con il suo stilecupo e poco rassicurante, e con un atmosfera chiusa e opprimente; rappresentando ora come ieri un monito per l’ascoltatore, nei confronti di un’epoca piena di insidie dove si manifestano i molteplici aspetti negativi della natura umana.

La copertina
La storia della copertina dell’album, la cui realizzazione è stata curata direttamente da Waters, contribuì non poco al lancio pubblicitario dell’album.
Viene raffigurata la Battersea Power Station, come il simbolo della follia del genere umano, del lavoro incessante, snervate e opprimente. È una sensazione molto inquietante in un oscuro panorama orwelliano, ed evoca un senso di potere. A cui Waters fa aggiungere fra le ciminiere un immenso maiale che simboleggia l'avidità. Ma lo stesso maiale provoca non pochi problemi alla band:
Il 2 dicembre 1976


Un gruppo di fotografi e cineoperatori si raccolse di buon mattino alla Battersea Power Station per fotografare il decollo e il volo di un grande maiale gonfiabile rosa, riempito di elio. Il maiale era stato costruito in Germania dalla Ballon Fabrik, la stessa ditta che fece gli Zeppelin. Un tiratore scelto era pronto in caso di emergenza, armato di un fucile caricato con pallottole dum-dum. Sfortunatamente non avevano portato abbastanza elio per farlo alzare in volo; quindi la congrega bevve dello champagne e poi andò a casa a fare colazione. Le foto dovevano essere usate per la copertina dell'imminente 'Animals.’.




Il 3 dicembre 1976

Un gruppo di fotografi si riunì ancora per assistere all'ascesa del maiale gonfiabile di dodici metri di lunghezza nel cielo mattutino della Battersea Power Station. I fotografi scattarono tutti furiosamente e poi, con l'orrore generale, uno dei cavi guida si spezzò ed il grosso maiale comincio a volar via ondeggiando, ormai fuori controllo. Il primo avvistamento fù fatto da un pilota di jet che atterrò all'aeroporto di Heathrow. Si dice che gli abbiano controllato l'alito prima di prendere sul serio il suo rapporto. Un elicottero della polizia fù mandato a rintracciare il maiale nel cielo di Londra. Lo segui fino ad un'altezza di 1.500 metri prima di dover ritomare alla base. A quel punto il comando delle ricerche fu assunto dalle Autorità dell'Aviazione Civile che diramarono a tutti i piloti un allarme generale, che diceva che un maiale di 12 metri, rosa, stava volando libero nello spazio aereo della capitale. I giornali della sera di Londra cominciarono a ricevere dai lettori notizie di avvistamenti. Le Autorità dell'Aviazione Civile persero il contatto radar con il maiale a est di Detling, vicino a Chatham nel Kent, quando il fuggitivo stava volando a un’altezza di circa 5.000 metri e si dirigeva verso la Germania. "Lo si potrebbe chiamare maiale viaggiatore" disse l'addetto
dell’Aviazione Civile. Alla fine il maiale tocco terra nel Kent, ironicamente nei pressi di una fattoria. Dapprima l'ufficio stampa dei Pink Floyd mise l'embargo su ogni informazione riguardante il maiale. e poi ammise che non erano nemmeno sicuri di aver fatto abbastanza foto per la copertina dell'album.
Ed ora godevi Dogs bastardi!!!!
Una delle più belle canzoni dei Pink Floyd. Che si fottano tutti e tutto esistono solo i Pink Floyd ed il loro mondo opprimente!!!



Fonti:



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