venerdì 10 dicembre 2010

TACI SPORCO MILANISTA

Leonardo Meani, l’ex addetto agli arbitri del Milan è il protagonista di questo scorcio del processo napoletano di Calciopoli. Perché il riascolto delle intercettazioni da par te delle difese è arrivato alle sue 11mila telefonate. E nei Meani’s files le star sono i guarda­linee, la sua “specialità”. Vengono richiesti i preferiti al designatore, banditi quelli sgraditi e vengono coccolati, con telefonate, attenzioni e regali. Come i famigerati orologi, già oggetto di molte attenzioni nel 2006. In questi giorni è emersa una chiamata “inedita” sull’argomento.




LA TELEFONATA - Meani chiama Galliani sul suo numero di via Turati. Risponde, al solito, la signora Mary, segretaria dell’amministratore delegato mila nista e l’addetto agli arbitri milanista spiega a lei la questione: «Volevo regalare agli arbitri che vengono domani i soliti orologini, ma alcuni di loro l’hanno già ricevuto e quindi il magazzino potrebbe crearmi dei problemi». La si­gnora Mary risolve tutto: «Dica pure di mandare a me e firmo l’autorizzazione».



REGALI - La chiacchierata non è una prova di nessun terribile reato. I regali di qualsiasi natura agli arbitri sono, di per sé, sconvenienti, ma gli orologi di cui sopra non sono Rolex da migliaia di euro, ma cronometri digitali dello sponsor tecnico del Milan, roba da un centinaio di euro. Vale comunque la pena ricordare che nel processo sportivo Massimo De Santis venne accusato, fra l’altro, di aver chiesto e ottenuto una ventina di magliette della Juventus da girare a parenti e amici.



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2 commenti:

sagoma ha detto...

11 mila telefonate contro 40 di moggi, taci sporco milanista

Anonimo ha detto...

si ma una telefonata ti allunga la vita
scrivi scrivi

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