Ho visto la bandiera della Romania sventolare, quella brasiliana, quella argentina c'erano mille bandiere di mille colori. Mancava la bandiera italiana perchè l'unico italiano presente in campo per cinque minuti, il signor Materazzi ha preferito indossare una maglietta "spiritosa" che ha avuto il duplice effetto di ricordarci cos'è l'Italia ( un accozzaglia di piccoli uomini uniti da interessi privati) e soprattutto ha aizzato l'omicidio di Torino. Complimenti a Materazzi, oserei dire il signore del calcio Italiano, l'esempio di cosa voglia dire sportività un vero e proprio erede del signor facchetti.
Mourinho, a quanto pare l'allenatore portoghese ha deciso di trasferirisi, in un club con un pò di storia. Dopo squadre di secondo piano , porto, chelsea, ed inter il grande Real Madrid.
In bocca al lupo, se ha vinto con queste società sconosciute con il Real Madrid farà sfraceli, Barcellona permettendo.
Già il Barcellona, direi vincitrice morale della coppa campioni del 2010 ( senza scempi arbitrali oggi saremmo ad osannare il barcellona)........
Forza Moratti colui che vince in campo ( comprando gli arbitri) e fuori dal campo (comprando i giudici , Guido Rossi).
Il filo rosso che unisce le due grandi INTER ? la truffa of course.
1966 ANGELO MORATTI L'IMBROGLIONE(tratto dal Times del 02/09/2006 – di Emilio Marrese da Repubblica.it)
Angelo Moratti era un imbroglione, e l'unica cosa buona che si possa dire di suo figlio Massimo è che s'è messo alle spalle le malefatte del padre. Questo è quanto sostenuto sabato dal londinese Times che ha ripreso - nella rubrica di Brian Glanville titolata sulla "storia gloriosa ma macchiata" dell'Inter - la confessione dell'arbitro ungherese Gyorgi Vadas su un tentativo di corruzione da parte di Moratti senior prima della semifinale di Coppa Campioni col Real Madrid del 20 aprile '66: denaro, orologi d'oro ed elettrodomestici in cambio di rigori.
Il quotidiano scrive che "le vittorie dell'Inter degli anni '60 furono frutto di corruzione e imbrogli nei quali Angelo Moratti giocò un ruolo cruciale in un sistema messo in piedi da due uomini ora deceduti: Deszo Holti, faccendiere ungherese, e Italo Allodi", definito "serpentine".
Angelo Moratti era un imbroglione, e l'unica cosa buona che si possa dire di suo figlio Massimo è che s'è messo alle spalle le malefatte del padre. Questo è quanto sostenuto sabato dal londinese Times che ha ripreso - nella rubrica di Brian Glanville titolata sulla "storia gloriosa ma macchiata" dell'Inter - la confessione dell'arbitro ungherese Gyorgi Vadas su un tentativo di corruzione da parte di Moratti senior prima della semifinale di Coppa Campioni col Real Madrid del 20 aprile '66: denaro, orologi d'oro ed elettrodomestici in cambio di rigori.
Il quotidiano scrive che "le vittorie dell'Inter degli anni '60 furono frutto di corruzione e imbrogli nei quali Angelo Moratti giocò un ruolo cruciale in un sistema messo in piedi da due uomini ora deceduti: Deszo Holti, faccendiere ungherese, e Italo Allodi", definito "serpentine".
Tale padre tale figlio.
contenti voi
1 commento:
studiate, meditate gente.
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